Italia: Un Parco Auto Anziano che Preoccupa

04 Marzo 2024

L’età media delle auto in Italia è un dato che suscita preoccupazione. Secondo i dati forniti dall’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il parco circolante italiano è uno dei più vecchi d’Europa, e questa tendenza sta diventando sempre più evidente.

Nel 2023, l’Italia ha superato per la prima volta i 40 milioni di veicoli circolanti nel territorio nazionale. Nonostante una crescita costante, la pandemia di COVID-19 ha rallentato questo processo solo parzialmente. Tuttavia, il problema principale risiede nella composizione di questo parco auto: una grande percentuale è costituita da veicoli datati.

Esaminando i dati forniti dall’UNRAE, emerge che l’età media del parco auto circolante è aumentata fino a 12 anni e mezzo. Se confrontata con i dati di dieci anni fa, questa cifra diventa ancora più significativa: nel 2013, l’età media era di soli 9 anni e mezzo. Questo invecchiamento del parco auto è sintomo di un fenomeno noto come “cubanizzazione”, che indica la difficoltà di acquistare nuovi veicoli a causa dei costi elevati e il conseguente invecchiamento del parco circolante.

Una delle conseguenze più evidenti di questo invecchiamento è la predominanza di veicoli alimentati a benzina o diesel, che costituiscono quasi l’85% del parco auto italiano. Solo una piccola percentuale è rappresentata da veicoli ibridi, elettrici o a GPL. Nonostante alcuni progressi, le auto elettriche non stanno spiccando il volo come ci si potrebbe aspettare, principalmente a causa di incentivi mal congegnati e di una rete di ricarica ancora inadeguata.

Le infrastrutture di ricarica elettrica pubbliche in Italia, pur in aumento, rimangono al di sotto della media europea in termini di capillarità e efficienza. Questo rappresenta una delle sfide principali per l’adozione diffusa di veicoli elettrici nel paese.

Tuttavia, le previsioni per il 2024 sono positive secondo l’UNRAE. Si prevede un aumento delle immatricolazioni di nuovi veicoli, con la maggior parte di essi che sarà ibrida o alimentata a benzina. Nonostante questo, le auto elettriche e ibride plug-in dovrebbero rimanere sotto il 10% delle nuove immatricolazioni.

In conclusione, l’Italia si trova di fronte a una sfida importante per rinnovare il suo parco auto e adottare tecnologie più sostenibili. Incentivi efficaci e un’infrastruttura di ricarica migliorata sono fondamentali per affrontare questa sfida e guidare il paese verso un futuro più verde e moderno nel settore automobilistico.